[ Pobierz całość w formacie PDF ]

ghi, acciaierie, antichi castelli. Linee aeree, case
ramente tecnologico la cooperazione europea
avrebbe dovuto estendersi al campo bancario, fi- editrici e cinematografiche, antichi negozi di via
Tornabuoni e Faubourg-Saint-Honoré, yacht da
nanziario, scientifico, nucleare, industriale, e com-
merciale. Peggio. Affermò che oltre ad inviare la capogiro. A un certo punto volevano comprare
mano-d'opera (leggi merce-di-scambio) i paesi anche l'acqua. Me lo disse Yamani.
arabi si impegnavano ad acquistare in Europa
«massicce quantità di armi». Non fu negli Anni
Settanta, infatti, che scoppiarono gli scandali per il
traffico illecito di armi? Non fu negli Anni Settan-
ta che la Francia incominciò a costruire il comples- Nell'agosto del 1975, quindi due mesi
so nucleare in Iraq? Non fu negli Anni Settanta dopo la Risoluzione di Strasburgo e il Convegno
del Cairo, intervistai il ministro del petrolio saudi-
che le nostre città presero a riempirsi di «mano-
d'opera» ossia dei lavavetri fermi ai semafori e de- ta Zakí Yamani: lo sceicco che aveva guidato l'em-
gli ambulanti specializzati in matite e chewingum? bargo del 1973 e che più di chiunque altro finan-
ziava Arafat. Oh, sono molte le cose che di Yama-
Nel 1978, lo ricordo bene, a Firenze occupavano
(
già il Centro Storico. «Ma quando sono arriva- ni non dimenticherò mai. L'astutissimo esame al
quale in ben cinque incontri preliminari (Londra,
ti?!?» chiesi un giorno al tabaccaio di piazza Re-
pubblica. E lui allargò le braccia, sospirò: «Boh! Gedda, Riad, Damasco, Beirut) mi sottopose pri-
Una mattina ho aperto i' negozio e l'eran tutti qui. ma di darmi l'intervista che finalmente avvenne
nella sua residenza di Taif, anzitutto. L'abilità con
Secondo me ce l'hanno paracadutati di notte que'
farabutti di' nostro governo d'accordo con que' la- cui all'aeroporto di Gedda evitò un mio nuovo
scontro col suo amico Arafat che per l'appunto si
droni degli sceicchi che chiedono un miliardo pe'
una goccia di benzina»). E non fu allora che gli trovava li. (Con le tasche piene di soldi appena ri-
152 153
nulla. Le nuvole sono attratte dalla vegetazione e la
cevuti). Il turbamento con cui mi raccontava la
vegetazione qui non esiste. Sia chiaro: sottoterra
decapitazione (fatta con una spada d'oro) del gio-
l'acqua c'è. Però molto, molto, in profondità. Più
vane principe che aveva assassinato re Faysal.
in profondità del petrolio. E quando trivelliamo
L'ambiguità con la quale cercava la mia amicizia
per cercarla, schizza fuori il petrolio. Così abbiamo
ficcandomi in bocca i pessimi fichi del suo giardi-
deciso di non toccarla, di serbarla per il momento
no e lo stoicismo con cui sopportava le mie prote-
in cui saremo meno ricchi, e ci accontentiamo del-
ste furibonde. L'occhio dell'agnello (a quanto pa-
l'acqua desalinizzata. L'acqua del mare. Però l'ac-
re un boccone prelibato) che un giorno mi rifilò
qua desalinizzata non basta, ed io vorrei comprare
come i fichi e che io sputai inorridita, fra atroci
acqua dolce dai paesi cui vendiamo il petrolio.
bestemmie. L'eleganza con la quale, a dispetto del
Comprarla, metterla in grossi contenitori di plasti-
Corano, mi offriva lo champagne di cui la sua can-
ca, e poi trasferirla in bacini di riserva cioè in laghi
tina di Taif abbondava. Il fatto che per correggere
artificiali.
Tanto, dopo aver scaricato il petrolio, le
mio ateismo volesse portarmi alla Mecca. (Ben
il
navi cisterna devono rientrare: no? E non posson
coperta da un burkah, s'intende). E la mesta can-
mica rientrare vuote. A navigar vuote rischiano di
zone che sua figlia Malia cantava ogni sera suo-
rovesciarsi. Per non farle navigare vuote ora le
nando la chitarra: «Take me away! Please, take
riempiamo con l'acqua di mare, acqua sporca, e
me away!». (Portatemi via! Per favore, portatemi
questo è uno spreco. È anche un errore perché,
Ma la cosa più indimenticabile rimane ciò
via!).
quando all'arrivo le vuotiamo, quell'acqua sporca
che mi disse quando dal petrolio il discorso sci-
inquina le nostre coste. Uccide i pesci. L'acqua dol-
volò sull'acqua. Su re Mida che muore di sete e
ce costa, lo so, e i laghi artificiali costano un'enor-
vuol comprarsi l'acqua.
mità.
Ma di soldi ne abbiamo fin troppi. In questi
«Mille e mille anni fa» mi disse «in Arabia
due anni, cioè dall'embargo in poi, ne abbiamo ac-
avevamo fiumi e laghi. Poi evaporarono ed oggi
cumulati tanti che è sorto l'impellente problema di
non abbiamo un solo fiume, un solo lago. Faccia
spenderli. E dove li spendiamo se non in Occiden-
un giro con l'elicottero e vedrà soltanto qualche
te, in Europa? Chi deve aiutarci a smaltire tutti
torrentello sulle montagne. Dai tempi di Maomet-
quei soldi se non l'Occidente, l'Europa? Io ho un
to dipendiamo dalle piogge e basta, da cento anni
progetto per spendere 140 miliardi di dollari in cin-
cade pochissima pioggia, e da venticinque quasi
155
15 4
que anni. E se non si materializza, siamo rovinati.
CAPITOLO 7
Ci merita dunque comprare la vostra acqua...».
Bè, quell'acqua non gliela abbiamo ven-
duta. L'acqua da mettere nei bacini di riserva, in-
tendo dire. L'acqua che il dizionario definisce «li-
quido trasparente, incolore, inodore, insapore,
costituito di ossigeno e idrogeno, indispensabile
Gliela abbiamo venduta, sì, quell'acqua.
alla vita vegetale e animale, e in chimica espresso [ Pobierz całość w formacie PDF ]

  • zanotowane.pl
  • doc.pisz.pl
  • pdf.pisz.pl
  • themoon.htw.pl
  •